Fratture - sintomi, descrizione e trattamento efficace

Definizione di frattura

La frattura è una lesione ad un osso che provoca la sua completa o parziale rottura. Le fratture di solito riguardano le ossa degli arti. Possono verificarsi anche in altre parti del corpo (ad esempio, alla colonna vertebrale, al bacino o alla spalla). ^[4] Le fratture ossee possono assumere diverse forme e i tipi di frattura variano a seconda di dove e come si è fratturato l’osso. ^[5]

Le fratture si verificano soprattutto in caso di cadute, infortuni e incidenti. Possono essere causate anche dall’osteoporosi, una malattia in cui le ossa diventano più fragili. ^[6] Alle fratture contribuiscono anche l’età avanzata e uno stile di vita non sano. ^[7]

Si dividono in diversi gruppi a seconda dell’aspetto del punto di frattura. Dove si sono spostate le parti dell’osso o se l’osso attraversa la pelle.

• Chiusa
  L’osso rimane sotto la pelle e non fuoriesce dalla ferita.
• Frattura aperta
  L’osso attraversa la pelle.
• Frattura scomposta
  In alcune fratture, alcune parti dell’osso possono spostarsi, ad esempio lateralmente o longitudinalmente.
• Frattura da stress
  Si verifica, ad esempio, a causa di una sollecitazione prolungata o unilaterale. I pazienti tipici con frattura da fatica sono gli atleti. ^[8]

Le fratture possono presentare diverse linee di frattura. L’osso può rompersi trasversalmente, obliquamente o a spirale. Può anche verificarsi una frattura scheggiata. ^[9]

Fattore di rischio per le fratture è l’osteoporosi (fragilità delle ossa). Colpisce soprattutto le persone di età superiore ai 50 anni e le donne in menopausa.

• L’osteoporosi rende le ossa fragili e più soggette a fratture.
• Il controllo regolare della densità ossea mediante densitometria indica il livello di rischio. In base ai risultati dell’esame, il medico può consigliare un trattamento adeguato. ^[10]

La diagnosi inizia con un esame fisico, durante il quale il medico esamina e palpa l’area interessata.

• Una radiografia fornirà un quadro preciso.
• In alcuni casi si ricorre anche alla risonanza magnetica (RM) o alla tomografia computerizzata (TC).
• Grazie a questi esami, il medico ottiene una panoramica dettagliata delle condizioni dell’osso e dei tessuti circostanti. ^[11]

Una gamba o un braccio rotti non possono guarire senza un trattamento. La base è l’immobilizzazione (fissazione), che consentirà il riposo per la guarigione. Il riposo e la posizione elevata contribuiscono a ridurre il gonfiore. In alcuni casi, è necessario prima ricollocare le ossa rotte nella posizione corretta, manipolando l’arto nello studio medico o chirurgicamente in sala operatoria.

• Per immobilizzare la frattura si utilizza il gesso, una stecca o un tutore.
• Per l’immobilizzazione chirurgica della frattura si utilizzano diversi materiali metallici. L’osso viene fissato dall’esterno o dall’interno con viti, placche e altri strumenti metallici. ^[16]

Ogni tipo ha procedure specifiche per il trattamento. E anche i tempi di guarigione sono diversi.

• La frattura della caviglia richiede solitamente un trattamento di 6-8 settimane. ^[17]
• La frattura del collo del femore di solito richiede ricovero e un intervento chirurgico. Il trattamento può durare anche diversi mesi. ^[18]
• La frattura della clavicola è una lesione comune e in molti casi viene trattata con un semplice tutore. Le fratture più complesse richiedono un intervento chirurgico. ^[19]
• Le costole rotte di solito guariscono spontaneamente entro 6 settimane. I pazienti devono osservare un regime di riposo e fare attenzione a respirare correttamente. Gli antidolorifici aiutano in questo senso. ^[20]
• La frattura del radio distale è molto comune, soprattutto negli anziani. Si tratta di un tipo di frattura dell’osso che si trova nella parte inferiore dell’avambraccio e si collega all’osso del polso. Può verificarsi in seguito ad un infortunio, come una caduta sul polso. La guarigione generalmente può richiedere 4-6 settimane. Quando è necessario un trattamento chirurgico, i tempi di guarigione sono molto più lunghi. ^[21]
• Le fratture meno comuni comprendono ad esempio la fratture del bacino. Le fratture non complicate guariscono senza intervento chirurgico nel giro di poche settimane, mentre le fratture pelviche gravi richiedono un intervento chirurgico urgente. ^[22]

Caviglia rotta – Qual è la classificazione di Weber?

I pazienti chiedono spesso della classificazione di Weber per capire meglio la loro lesione. Essa serve per valutare la gravità della frattura della caviglia e quanto la caviglia si è spostata dalla sua posizione originale. Si concentra sul punto esatto in cui si trova rispetto alla cosiddetta sindesmosi, ossia la connessione articolare tra due ossa della parte inferiore della gamba.

Le fratture della caviglia secondo la classificazione di Weber si dividono in tre categorie, a seconda della loro localizzazione:
Tipo A: è localizzata sotto la sindesmosi.
Tipo B: attraversa la sindesmosi.
Tipo C: è localizzata sopra la sindesmosi.

Questi tre tipi di fratture possono avere conseguenze diverse e richiedere trattamenti diversi. Ad esempio, una frattura di tipo C può essere la più grave in quanto può essere associata a lesioni articolari e richiedere un intervento chirurgico. ^[23]

Il trattamento è solitamente seguito da una fisioterapia. Gli esercizi scelti in modo appropriato faranno sì che i muscoli indeboliti nell’area interessata tornino a rafforzarsi.

L’obiettivo della riabilitazione è ripristinare completamente la mobilità e la flessibilità. Gli esercizi specifici e il tipo di fisioterapia saranno consigliati da un fisioterapista. La durata della riabilitazione dipende dal tipo di frattura e dall’età del paziente. ^[26]